ALMENO L’INNO NAZIONALE NON SIA ROBA DA SUPERMERCATO

Ormai siamo abituati a spot pubblicitari dei quali il senso rimane sempre più recondito. Una specie di caccia al tesoro fra mille rivoli più o meno subliminali dei quali però quello “multietnico” ci viene lanciato con assillo tale da lasciarci molto perplessi circa la buona fede dei suoi propositi. Insomma, se il melting-pot è qualcosa di così naturale e di così meraviglioso, perché propinarcelo sino ad allapparci il cervello? Finiranno col correre il rischio di farlo andare di traverso anche ai soggetti meglio disposti.

Ma stavolta l’aspetto ossimorico del messaggio rasenta veramente il cattivo gusto, essendoci di mezzo ben due sacralità italiane: quella del tifo calcistico e quella dell’inno nazionale.

Nello spot l’inno è rappresentato attraverso segmenti di strofe incollate fra loro e cantate (male, sia come intonazione inno nazionaleche come dizione) da una serie di personaggi di ogni origine e nazionalità che non si capisce bene se inducano ad un tifo cumulativo “mondiale” (e quindi ad un non-tifo), o se vogliano farci pensare che gli italiani siano rimasti talmente in pochi da dover ricorrere a degli stranieri perché qualcuno ne canti l’inno (o ne consumi i prodotti?).

Del resto le comparse sono incontrovertibilmente non italiane e sono vestite con abiti tradizionali dei loro paesi, tanto per tenere l’italianità il più lontana possibile dal messaggio pubblicitario (non a caso una multinazionale francese della distribuzione alimentare).

http://www.youtube.com/watch?v=Tee23A69at0

Si conclude inneggiando ad una non meglio identificata “convenienza per tutti nel tifare l’Italia”…bah! Ma in che senso?! Ognuno tiferà chi gli pare, tendenzialmente la squadra del proprio paese, c’è da augurarsi.

Se invece alludono ai nostri prodotti gastronomici, sarebbe il caso di sperare che siano anzitutto gli italiani a poterseli godere a tavola, visto che sgobbano tutto il giorno per produrli e che invece sempre meno riescono a permetterseli.

Vada per le puntate in lingua originale di Peppa Pig (a Rai jo-jo però il canone lo paghiamo “in italiano”), ma il tifo è quanto di più nazionalistico ancora rimanga sui nostri schermi e sulle nostre tavole: forse è per questo motivo che lo hanno preso di mira, ultimamente. Però, almeno l’inno nazionale potevano avere il buon gusto di tenerlo fuori dai loro pruriti internazionalisti e soprattutto dal mercimonioso carrello della spesa.

HELMUT LEFTBUSTER

(in foto, la dicitura del video ufficiale dello spot fotografata da you tube)

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