QUEI DISCLAIMER DAVOSIANI SOTTO AI VIDEO SCOMODI

Date le evidenze, partiamo bergmanianamente dalle conclusioni, anziché seguire il classico percorso hitchcockiano del ragionamento: quando c’è un “disclaimer”, c’è anche necessariamente un censore che ha il potere di imporlo, e un censurato che ne è vittima.

E se il censurato è, come nel caso in esame, una televisione libera, il censore non può essere altri che colui che vede in quella libertà una minaccia alla propria propaganda, affrettandosi così a contrassegnarne i video col discredito di una preconcetta rettifica di contenuti presuntivamente considerati mendaci.

Ebbene, se il censurato viene passivamente “rettificato” da chi ha il potere politico e tecnologico di imporgli la rettifica, chi mai gestirà l’oggettività dei contenuti di quest’ultima, espressa nel disclaimer, se non chi gestisce la tastiera dell’intera partita mediatica? (nella fattispecie, wikipedia)

Esattamente come accadeva (e ancora accade) durante la pandemenza, quando i contenuti di qualsiasi video you tube che trattassero argomenti “sanitari” erano presidiati dai disclaimer covidioti, gestiti a loro volta da chi aveva interesse a mantenere in piedi l’intera baracconata psicopandemica.

Di questi tempi, non basta più azionare il cervello per vivere; occore anche collegarvi le palle. Ovviamente, per chi ha il privilegio di possederle.

HELMUT LEFTBUSTER – skeggia dvracrvxiana –

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