MINORANZE IN MAGGIORANZA MAGGIORITARIE..

Sempre più spesso ci imbattiamo in assurdi legislativi partoriti flatulentemente da qualche “commissione” per la tutela delle “minoranze“. Già, ma come individuare le effettive “minoranze“ in un mondo oramai globalizzato?!
Questa la domanda di partenza del seguente scritto dvracrvxiano.

Pare sia stato istituito addirittura un nucleo speciale della Criminalpol deputato alla raccolta di denunce relative ad episodi di discriminazione rivolta verso ste benedette minoranze (fortuna che c‘è un ministro dell‘Interno leghista, se fosse stato piddino o comunista cosa avremmo avuto..una “Stasi mondializzatrice”..!)
Ora, in un mondo multi-tutto come purtroppo è divenuta l’Italia, quali categorie di esseri umani si possono effettivamente contraddistinguere per l‘accezione di “minoranza“? Insomma, quale fattispecie concreta può divenire oggetto di tutela giuridica da parte di previsioni legislative astratte volte a tutelare sedicenti “minoranze“?!
Su un treno dei tanti che da Roma o Milano si dirige verso la periferia della città, e all’interno del quale la percentuale di immigrati irregolari, o regolarizzati che siano, raggiunge punte del 70-80% dei passeggeri, da chi sarebbero costituite le “minoranze” che tali commissioni dovrebbero andare a tutelare in seguito al perpetrarsi di reati consumatisi fra le paratìe metalliche dei convogli?! E vi pare statisticamente credibile che in una tale situazione la responsabilità percentuale di eventi criminosi sia in maggioranza ascrivibile alla sparuta componente autoctona – vera minoranza –  anziché all‘altra?! Questa non è demenzialità, signori, questa è proprio demenza.

Oramai, CHI è minoranza rispetto a CHE COSA?!
Nel mondo, certo non gli europei..a far due conti col pallottoliere; ed anche in Italia gli “italiani”, come numeri, non se la passano meglio dei loro originarii co-continentali.

Anche in America i pellerossa o in Sudafrica i boeri un tempo erano maggioranza, e gli altri gruppi etnici chiedevano tutele inquanto minoranze: ma ora.. come stanno realmente le cose, laggiù come ovunque?! I numeri e le proporzioni della popolazione terrestre che cosa dicono?
Cinesi, Africani, Arabi, Indiani..ovunque e comunque dominano il mosaico demografico mondiale, e sarebbe oramai patetico tentar di dimostrare il contrario

Eppure, la solfa auto-fustigatrice che continua in ogni caso a sentirsi ragliare in giro ripete incessantemente ..“L’Africa agli Africani !“, oppure “l’America era degli indiani”; sulla Cina si tace per pudore innanzi ai suoi numeri elefantiaci, dell’India sanno dire solo che c‘è tanta povertà (nonostante sia attualmente il paese all‘avanguardia per le tecnologie meccaniche ed informatiche), del Giappone non frega niente a nessuno perché ha ancora l‘imperatore ed è stato alleato di Hitler, Australia e Canada si fanno i cazzi loro come la Svizzera e il Vaticano, …ma mai nessuno che dica “l’Europa agli Europei !”. Perché? Secondo quale giustizia?! Secondo quale equità varrebbe tale disparità di rapporto diritti-doveri fra i popoli della terra?! Secondo quale abominio noi Europei dovremmo patire un tale sterminio?!

Sterminio la cui determinazione è univoca: storici, demografi, gente comune, persino gli stessi globalizzatori, quasi soddisfatti, non negano tale destino di decimazione: “gli europei si estingueranno“..li sentiamo sospirare con con ghigno quasi spudorato; ma nonostante l’orrore che è dietro tale previsione, ovunque scatta l’alzata di spalle, la rassegnazione, come a dire “beh, evidentemente era scritto..”, o peggio, “se la sono voluta“, ancor meglio “è un processo storico naturale ed irreversibile”: certo. Così come è naturale ed irreversibile che NOI vi si opponga con tutto il fiato che abbiamo in gola e con tutta la coscienza civile e identitaria che abbiamo nell’Anima, care merdacce mondialiste e/o ignave che siate!

Non è un caso che siano proprio qui in Europa a fiorire tali commissioni etnomasochiste: arabi, cinesi, men che mai africani non spenderebbero un soldo dei loro per tutelare minoranze cristiane o buddiste o socratiche o antiabrasionecallosa nei loro paesi.

Come può un valore basilare dello Stato moderno e democratico quale è la “certezza del Diritto” esser supportato da definizioni vaghe, aleatorie e relativistiche come quelle di “maggioranza e minoranza”?!
Per decidere se mi conviene dare o meno un cazzotto a qualcuno debbo prima contare intorno a me quanti miei “simili” ci sono e valutare quale formula di reato andrò eventualmente a commettere?!
Se un popolo non è più padrone del proprio territorio per effettivo deficit demografico, come può esser considerato ancora “maggioranza” solo per il nome che porta coincidente sulla carta con quello del territorio che occupa?! Quali grandi giuristi del passato potrebbero mai avallare un simile assurdo logico?!

E ancora: mai fidarsi delle cifre sull’attuale situazione demografica che leggete sui giornali o in Tv: sia a destra che a sinistra hanno il medesimo e convergente interesse a mentirvi, i primi per dimostrare che stanno lavorando bene e in linea con le promesse politiche di protezionismo e di contenimento immigratorio che hanno fatto ai loro elettori, i secondi per consolidare una posizione ideologica immarcescibile e fantasiosa secondo la quale gli immigrati sarebbero ancora abbastanza pochi da poterne il nostro paese ricevere degli altri.
Fidatevi solo della vostra percezione diretta, di ciò che vedete nelle vostre città stremate da densità implausibili e degrado, lungo le vostre strade, povere arterie senza riposo, a qualsiasi ora del giorno e della notte gremite di urlanti cellularizzati multilingue, apparato circolatorio di un paese colesterolico come un organismo che non cessi mai d’ingurgitare cibo a basso costo.

E a proposito di multilinguismo: che dire della nostra nobilissima lingua italiana, vessata, insozzata, spuriata, vilipesa dall’auspicato multiculturalismo la cui stessa definizione non lascia spazio a dubbi sul destino di pianto che incombe sul quella meravigliosa purezza che ci consegnò Dante e che abbiamo svenduto per quattro collanine e qualche lavoretto domestico. Cosa ne sarà d’una lingua nazionale, sancita nella Costituzione e obbligatoria per legge, vissuta dai nuovi “tanti” più o meno come l’odiato studio del motore è vissuto all’orale di guida per chi vuole a tutti i costi conseguire la patente senza alcuna passione per lo strumento automobilistico, ma per puro utilitarismo, o magari per spacconaggine?! L’esame, anziché un momento di reale valutazione di idoneità tecnica, e senso di responsabilità garantito dalla serietà e dall’amore per ciò che si sta facendo, diviene una mera sfida a fregare l’esaminatore. E allora vedremo ben altro che i “the” oxfordiani orrendamente naturalizzatisi in “da” grazie ai rappettari neri americani che contano oramai più di linguisti e poeti solo grazie al colore della loro pelle.

Per non parlare del Latino e del Greco antico, che spariranno nel giro di pochi anni da programmi scolastici i quali, per inseguire “l’interessamento” di alunni prepotenti, ribelli e protetti da un contesto familiare del tutto avulso da quello sociale, dovranno far spazio ad inserti didattici in cui saranno i nostri docenti a doversi cimentare come discenti di nuove lingue, religioni e profili storiografici del tutto alieni alla nostra tradizione culturale.

Insomma: uno stato di alienazione insensata che ci assilla ovunque, praticamente e mediaticamente, persino nei sotterranei del metro’, quando faticando a trovare sguardi empatici, rinunciamo, ripiegando sui monitor delle carrozze nella speranza di qualche notizia meteo o di viabilità, sorbendoci invece anche lì predicozzi mondialisti sotto forma di angosciose e lobotomizzanti strisce elettroniche tipo “le differenze sono un valore – campagna contro le discriminazioni“: quale norma stabilisce chi è differente da chi?! E quale legge può impormi come valore “la differenza” inquanto concetto assoluto da accettare supinamente, dopo che c’hanno sfondato i marroni per anni col valore dell’”uguaglianza”?! Ah, mo’ il valore sarebbe diventato “la differenza”?!
Ma andate a fare in culo !

HELMUT LEFTBUSTER

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